27 GENNAIO 2025

Sono trascorsi 80 anni da quando le truppe russe, sfondando i cancelli del lager di Aushwitz, hanno mostrato al mondo la tragedia dei campi di concentramento nazisti e le atrocità compiute su uomini, donne e bambini internati e trattati come rifiuti umani di cui sbarazzarsi in silenzio e lontano dagli occhi del mondo.

Le foto dell’epoca sconvolsero il mondo e ancora sconvolgono noi, a distanza di tanti anni, per l’indifferenza e la ferocia con cui gli aguzzini tedeschi hanno “eliminato” milioni di esseri umani.

In quell’abisso infernale che sono stati i lager nazisti i prigionieri sono stati guardati e trattati come scarti umani di cui liberarsi e i loro aguzzini hanno oltrepassato ogni limite d’ umanità, precipitando nel baratro della bestialità fine a se stessa.

Abbiamo sentito ripetere chissà quante volte, in tutti questi anni, la promessa: “MAI PIU’”.

Mai più tanta violenza, mai più tanta disumanità, mai più tanta ferocia!

Dobbiamo invece, purtroppo, constatare che, mai come in questi ultimi anni, la violenza e la barbarie sono tornate a far da padrone in più di una parte del mondo.

La volontà cieca di distruggere chi è considerato nemico prevale su tutto, contro il ben che minimo senso di umanità e di pietà.

Per affermare i propri diritti si sceglie la strada più breve: l’eliminazione del proprio nemico.

E’ netta l’impressione che la storia del passato non abbia insegnato nulla ai governanti del presente.

Vien da chiedersi a cosa siano servite le testimonianze dei superstiti dei campi di concentramento.

La testimonianza della nostra concittadina, la senatrice Liliana Segre, che, instancabile, ancora oggi, chiede di non dimenticare, di non permettere che l’indifferenza ci faccia voltare dall’altra parte, è dunque destinata a cadere nel vuoto?

NO! Noi ancora oggi, così come per gli anni a venire, non dobbiamo dimenticare!

Il nostro compito è ricordare e informare le giovani generazioni delle tragedie del passato, perché non si ripetano più: MAI PIU’!

Soprattutto in questi momenti, in cui sembra che la violenza cieca prevalga sulla ragione, continuiamo a fare memoria.

Per questo, anche quest’anno, abbiamo deciso di portare i nostri ragazzi delle classi terze della scuola secondaria a visitare il Binario 21 a Milano.

Vedranno il luogo da cui le persone di religione ebrea, gli oppositori del regime fascista, i disabili, i “diversi” venivano portati per essere accalcati sui treni che li avrebbero portati al loro destino finale.

Vedranno con i loro occhi il luogo dove migliaia di persone sono state ammassate per essere inghiottite nel buio dell’indifferenza e della morte.

Sarà una lezione più efficace di tanti discorsi, perché già dalla loro giovane età possano prendere coscienza degli errori compiuti dai regimi totalitari del passato.

                                                                                              Il Sindaco.